In questa sezione si potrà scaricare il giornalino in formato PDF e leggere direttamente on-line l'editoriale di Chiara Savelli.
Avevamo già fatto qualche tempo fa un editoriale sulla crisi. Non è passata. Anzi, è peggiorata. Si moltiplicano le analisi, i tentativi di soluzioni tecniche o burocratiche, ma la percezione della crisi assume ogni giorno che passa la cupezza dello sfacelo incombente. Non pensarci è praticamente impossibile e si allaga la provocazione di questa congiuntura alla vita di ciascuno: perché tutti siamo chiamati a giudicare quello che sta accadendo e a prendere posizione.
La crisi dei mercati è arrivata pian piano a “metterci in crisi”: non si tratta appena di cambiare abitudini e diventare più morigerati, ma di scegliere tra il catastrofismo e la paura che paralizzano ogni slancio e la certezza che la realtà – anche quando difficile – nasconda la promessa di una positività.
La realtà è positiva e contiene in sé un invito ad addentrarci nelle ragioni che tutti i giorni ce la fanno “prendere in mano”.
Non si tratta di “convincersene”, ma di mettere alla prova senza schemi questo giudizio e questa pretesa che anche il lavoro del volontariato testimonia.
Chi fa volontariato non lo fa perché è più buono degli altri, ma perché restituisce nella vita degli altri la positività che la realtà è per sé.
I ragazzi che spalavano il fango in Liguria avevano i volti soddisfatti di chi raccoglie lo slancio che viene dalla realtà. Non sarà allora che ogni tanto la realtà si incarica in modo ruvido di ricordarci quali sono le cose vere che dobbiamo ricercare? Ecco la crisi servirà anche a questo. Che è quello che attendiamo. Buon Natale.
Chiara Savelli