In questa sezione si potrà scaricare il giornalino in formato PDF e leggere direttamente on-line l'editoriale di Chiara Savelli.
Arriviamo alle porte di questo Natale, alla fine di un anno davvero difficile che ha messo a dura prova molte persone e tante famiglie. Ci sentiamo come privi di energie: sembra non si siano più ragioni che spingano ad assumersi una responsabilità, sia privata sia pubblica. Incontriamo un numero sconfinato di bisogni che si fanno ogni giorno più drammatici e la prima domanda che ci viene da fare è “che fa lo Stato?” o “che fanno loro?” Tutto viene delegato ad un non meglio precisato soggetto intanto che noi ci ritiriamo in un angolo impotenti. Cosa può riaccendere questa energia, cosa può ridestare un soggetto capace di iniziativa fino all’impegno politico per il bene di tutti? La cosa di cui oggi c’è veramente bisogno è una ipotesi così attraente e umana per cui valga la pena sacrificarsi e costruire. Cosa è in grado di restituire all’uomo la sua statura, la sua grandezza che, paradossalmente, è quella di un essere limitato, ma che può usare dei suoi bisogni come di un carburante in grado di spingerlo ad una ricerca più intensa e ad una costruzione più intelligente?
Bisogna arrivare a generare soggetti capaci di assumersi una responsabilità nella società fino alla politica che – al netto di tutto il bistrattamento di cui è oggetto oramai da molti anni – dovrebbe essere la più alta forma di servizio.
Papa Francesco l’ha spiegato nella sua intervista a civiltà cattolica: “Non bisogna privilegiare gli spazi di potere rispetto ai tempi, anche lunghi dei processi. Noi dobbiamo avviare processi più che occupare spazi”. La pazienza e l’attesa non è solo per gli uomini di fede, ma per tutti gli uomini di buona volontà che intendono, con il loro operare, a contribuire ad un presente più umano e quindi ad un futuro possibile.
Buon Natale a tutti!
Chiara Savelli